Costi fissi e costi variabili

Qual è la differenza tra costi fissi e costi variabili? A cosa servono nell’ambito della gestione dei costi? L’analisi dei costi aziendali è alla base della definizione dei listini prezzi e del calcolo del proprio margine. Se non conosciamo puntualmente i costi della nostra attività e come attribuirli alle nostre lavorazioni, non possiamo stabilire il corretto prezzo al quale vendere il nostro prodotto o servizio. Vi è mai capitato di pensare “lavoro davvero molto, mi impegno tanto, ma a fine mese non mi resta quasi nulla perché ho molti costi da sostenere”? Probabilmente non avete mai effettuato una analisi dei costi. Solo a seguito di una corretta analisi dei costi possiamo definire quanto ci costa realizzare ogni singolo prodotto o servizio che vendiamo ai nostri clienti. A cosa ci serve conoscere il costo di produzione del nostro prodotto? Prendiamo ad esempio il Signor Mario Rossi, odontotecnico, che realizza dispositivi medici su misura e vende le proprie lavorazioni al medico odontoiatra che gli ha commissionato il lavoro per uno specifico paziente. Mario Rossi vende la lavorazione “X” ad € 100 cadauno. Il prezzo è basato però solamente sui listino prezzo dei suoi colleghi. A fine mese il signor Mario Rossi si trova spesso in difficoltà, è sommerso dalle spese che non riesce a coprire con l’incasso delle vendite. Come mai? Il signor Mario Rossi non dovrebbe basare il proprio listino prezzi su quello dei competitor, bensì dovrebbe valutare puntualmente quanto costano le specifiche lavorazioni e stabilire il prezzo di conseguenza applicando un ricarico, o mark-up, al costo di realizzazione della specifica lavorazione. Abbiamo già parlato nel nostro precedente articolo su “I costi aziendali e il flusso economico” sul calcolo generale di una voce di costo e che differenza c’è tra il flusso economico (ricavi e costi) e flusso finanziario (entrate ed uscite di cassa). Oggi valuteremo invece quali sono le principali tipologie di costo, come distinguerle e quali semplificazioni adottare nel calcolo dei costi. Quali tipologie di costi esistono? Le tipologie di costo sono diverse e differiscono per la variabile alla quale vengono associate le varie voci di costo. Nel nostro caso, per brevità, ci concentriamo su costi fissi e costi variabili. I costi fissi sono l’insieme dei costi indipendenti dalla quantità prodotta. Sia che io produca 10 o 100, i costi fissi (ad es. il costo dell’immobile) non cambiamo. Esempi di costi fissi sono: il costo dell’immobile, il costo del personale, la tassa sui rifiuti, l’assicurazione, i costi di aggiornamento e formazione, il costo dei macchinari (ammortamento), i costi di gestione bancaria, …. I costi variabili rappresentano invece quei costi che variano al variare della quantità prodotta. Ad esempio se Mario Rossi utilizza un determinato materiale per realizzare le sue lavorazioni, l’impiego del materiale aumenterà all’aumentare della quantità prodotta. Esempi di costi variabili sono: il costo delle materie prime, delle lavorazioni esterne, …. Esistono poi delle tipologie di costi che possiamo ritenere semi-variabili, ovvero sono composti di una parte fissa ed una variabile. Ad esempio il costo dell’energia elettrica è in realtà un costo semi-variabile. Anche se non producessimo nulla ed il centro di produzione fosse fisicamente chiuso, ci sarebbe sempre una piccola parte di energia da pagare. Spesso, per semplicità di calcolo, conviene considerare questo costo come costo fisso (quando le unità prodotte ed i macchinari utilizzati da un anno all’altro sono equiparabili). Perchè costi fissi e variabili sono importanti? Scomporre i costi e distinguerli tra fissi e variabili ci permette di calcolare il costo della lavorazione, ovvero quanto ci è costato realizzare quel determinato prodotto (o erogare quel determinato servizio). Come si calcola il costo di una lavorazione? Il costo di una lavorazione è determinato dalla quota parte di costi fissi che possono essere attribuiti alla specifica lavorazione più i costi variabili specifici della lavorazione (ad esempio il costo del materiale effettivamente utilizzato). Supponiamo d esempio che Mario Rossi realizzi una sola tipologia di prodotto, in un anno realizza 1000 pezzi ed i costi fissi ammontano ad € 100.000. Per calcolare quanto incidono i costi fissi sui singoli prodotti possiamo dividere il totale dei costi fissi per il numero di pezzi realizzati (100.000/1.000 = 100). Il numero di pezzi realizzati viene definito base di allocazione, cioè rappresenta il criterio per il quale suddividere i costi fissi tra i pezzi prodotti. In questo caso dunque la quota parte di costo fisso allocato ad ogni prodotto è pari a 100 €/u. Alla quota parte dei costi fissi vanno sommati i costi variabili specifici del prodotto per poter calcolare il costo unitario di produzione. Se, ad esempio, Mario Rossi utilizza € 5 di materiale per ogni prodotto realizzato, allora il costo della lavorazione sarà pari ad € 105 (100 + 5). L’allocazione dei costi fissi è una tematica che diventa sempre più complicata all’aumentare della dimensione aziendale e del numero di prodotti realizzati. Approfondiremo nei prossimi articoli il calcolo dei costi e come impostare il corretto listino prezzi. Continuate a seguirci e se vi va condividete e commentate! Per info, prezzi e collaborazioni non esitare a contattarci!

I costi aziendali e il flusso economico

Hai una attività, uno studio professionale o una piccola/media impresa e vorresti conoscere i costi aziendali e il flusso economico della tua attività? In questo articolo vedremo insieme come possiamo stimare i costi aziendali e che cos’è il flusso economico dell’azienda. Perché ci interessa conoscere i costi aziendali? Oggi è sempre più importante tenere traccia dei propri dati, siano essi costi o ricavi, attraverso appositi software gestionali, specializzati nella tua attività, o su un foglio excel. L’analisi di costi e ricavi costituisce l’analisi del nostro flusso economico. L’attività di analisi dei dati è fondamentale in ogni contesto e settore per poter valutare correttamente la situazione aziendale passata, presente e futura (analisi previsionale). L’analisi economica prevedere però la conoscenza di diversi fattori, tra i quali i ricavi, i costi, la corretta attribuzione dei costi ai nostri prodotti, il concetto di margine e di utile. Preparatevi a questo viaggio insieme nella “scoperta” del flusso economico aziendale.